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Cliccando sulla mappa puoi visualizzare le previsioni dell’indice UV per i prossimi giorni per il comune selezionato.
L’esposizione al sole consente di beneficiare della produzione di vitamina D, ma comporta anche significativi rischi per la salute se non si adottano le misure di protezione adeguate.
indice UV | protezioni raccomandate |
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Cos’è la radiazione UV
La radiazione ultravioletta (UV) è una forma di radiazione elettromagnetica, invisibile all’occhio umano, caratterizzata da alta energia e da una lunghezza d’onda compresa tra quella della luce visibile e quella delle radiazioni ionizzanti.
Il Sole è la principale fonte naturale di queste radiazioni. Pur offrendo vantaggi, come la sintesi della vitamina D, un’eccessiva esposizione può provocare effetti acuti – quali arrossamenti,
ustioni e irritazioni cutanee – e cronici, includendo danni agli occhi, invecchiamento precoce della pelle e un aumento del rischio di tumori cutanei.
Cos’è l’indice UVI
L’Indice Ultravioletto (UVI) è una misura standardizzata dell’intensità della radiazione UV che raggiunge la superficie terrestre. La scala, che va da 0 fino a 11+ e viene suddivisa in categorie di rischio,
indica il livello di esposizione ai raggi UV in un determinato momento e luogo. Valori inferiori a 3 indicano generalmente un rischio contenuto, mentre valori superiori a 7 richiedono l’adozione immediata di misure protettive.
L’UVI aiuta così cittadini e operatori a monitorare il rischio di danni alla pelle e agli occhi.
Il modello previsionale
Il modello globale sviluppato da CAMS (Copernicus Atmosphere Monitoring Service) prevede l’indice UVI integrando vari fattori: la posizione del Sole, la copertura nuvolosa,
la composizione atmosferica (in particolare la concentrazione di ozono) e l’altitudine. Questi parametri vengono elaborati per offrire previsioni dell’UVI a livello globale e regionale.
Come accade per ogni modello di previsione atmosferica, anche il sistema CAMS presenta alcune limitazioni:
- Approssimazioni fisiche: Alcuni processi devono essere semplificati, il che può influire sulla precisione.
- Risoluzione spaziale: Le previsioni potrebbero non catturare peculiarità locali, come la variabilità della quota in aree alpine.
- Fenomeni temporanei: Eventi come turbolenze elevate o improvvise variazioni nella copertura nuvolosa possono introdurre incertezze nelle stime.
Effetti e rischi sulla salute
Un’esposizione non controllata ai raggi UV può determinare effetti negativi sia a breve che a lungo termine.
- Effetti acuti: includono eritema solare, irritazioni oculari e, in alcuni casi, lesioni cutanee acute.
- Effetti cronici: l’esposizione cumulativa può causare danni al DNA delle cellule cutanee, contribuendo all’invecchiamento precoce, alla formazione di lesioni pre-cancerose e a un maggior rischio di sviluppare tumori maligni della pelle.
Come proteggersi
Per minimizzare i rischi legati all’esposizione alle radiazioni UV, si raccomandano le seguenti misure preventive, in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità:
- Protezione dei bambini: I più piccoli sono particolarmente vulnerabili. È essenziale vestirli con indumenti lunghi, cappelli e occhiali da sole specifici; per i bambini al di sotto dei 12 mesi, è consigliabile limitare l’esposizione diretta al sole, privilegiando ambienti ombreggiati.
- Evitare le ore di punta: La radiazione UV raggiunge il massimo tra le 11:00 e le 15:00, pertanto, durante questo intervallo, è opportuno ridurre l’esposizione e cercare luoghi d’ombra.
- Uso di indumenti e accessori: Cappelli a falda larga, abiti leggeri e lunghi e occhiali da sole con protezione UV (in grado di filtrare sia la componente UV-A che UV-B) costituiscono strumenti efficaci di difesa.
- Applicazione della crema solare: Utilizzare regolarmente una crema solare con un fattore di protezione (SPF) adeguato – almeno 15, e preferibilmente superiore per i fototipi più sensibili – è fondamentale per ridurre l’impatto dei raggi UV.
- Monitoraggio dell’UVI: Consultare le previsioni dell’indice UVI aiuta a programmare in sicurezza le attività all’aperto, adottando le precauzioni necessarie in base al livello di rischio.
Crediti
Previsioni prodotte dal Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS), elaborate da ARPA FVG, aggiornate quotidianamente dopo le 11:00.
Informazioni sanitarie a cura del Servizio Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria.
Link Utili e Fonti:
L’esposizione al sole consente di beneficiare della produzione di vitamina D, ma comporta anche significativi rischi per la salute se non si adottano le misure di protezione adeguate.
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Cos’è la radiazione UV
La radiazione ultravioletta (UV) è una forma di radiazione elettromagnetica, invisibile all’occhio umano, caratterizzata da alta energia e da una lunghezza d’onda compresa tra quella della luce visibile e quella delle radiazioni ionizzanti.
Il Sole è la principale fonte naturale di queste radiazioni. Pur offrendo vantaggi, come la sintesi della vitamina D, un’eccessiva esposizione può provocare effetti acuti – quali arrossamenti,
ustioni e irritazioni cutanee – e cronici, includendo danni agli occhi, invecchiamento precoce della pelle e un aumento del rischio di tumori cutanei.
Cos’è l’indice UVI
L’Indice Ultravioletto (UVI) è una misura standardizzata dell’intensità della radiazione UV che raggiunge la superficie terrestre. La scala, che va da 0 fino a 11+ e viene suddivisa in categorie di rischio,
indica il livello di esposizione ai raggi UV in un determinato momento e luogo. Valori inferiori a 3 indicano generalmente un rischio contenuto, mentre valori superiori a 7 richiedono l’adozione immediata di misure protettive.
L’UVI aiuta così cittadini e operatori a monitorare il rischio di danni alla pelle e agli occhi.
Il modello previsionale
Il modello globale sviluppato da CAMS (Copernicus Atmosphere Monitoring Service) prevede l’indice UVI integrando vari fattori: la posizione del Sole, la copertura nuvolosa,
la composizione atmosferica (in particolare la concentrazione di ozono) e l’altitudine. Questi parametri vengono elaborati per offrire previsioni dell’UVI a livello globale e regionale.
Come accade per ogni modello di previsione atmosferica, anche il sistema CAMS presenta alcune limitazioni:
- Approssimazioni fisiche: Alcuni processi devono essere semplificati, il che può influire sulla precisione.
- Risoluzione spaziale: Le previsioni potrebbero non catturare peculiarità locali, come la variabilità della quota in aree alpine.
- Fenomeni temporanei: Eventi come turbolenze elevate o improvvise variazioni nella copertura nuvolosa possono introdurre incertezze nelle stime.
Effetti e rischi sulla salute
Un’esposizione non controllata ai raggi UV può determinare effetti negativi sia a breve che a lungo termine.
- Effetti acuti: includono eritema solare, irritazioni oculari e, in alcuni casi, lesioni cutanee acute.
- Effetti cronici: l’esposizione cumulativa può causare danni al DNA delle cellule cutanee, contribuendo all’invecchiamento precoce, alla formazione di lesioni pre-cancerose e a un maggior rischio di sviluppare tumori maligni della pelle.
Come proteggersi
Per minimizzare i rischi legati all’esposizione alle radiazioni UV, si raccomandano le seguenti misure preventive, in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità:
- Protezione dei bambini: I più piccoli sono particolarmente vulnerabili. È essenziale vestirli con indumenti lunghi, cappelli e occhiali da sole specifici; per i bambini al di sotto dei 12 mesi, è consigliabile limitare l’esposizione diretta al sole, privilegiando ambienti ombreggiati.
- Evitare le ore di punta: La radiazione UV raggiunge il massimo tra le 11:00 e le 15:00, pertanto, durante questo intervallo, è opportuno ridurre l’esposizione e cercare luoghi d’ombra.
- Uso di indumenti e accessori: Cappelli a falda larga, abiti leggeri e lunghi e occhiali da sole con protezione UV (in grado di filtrare sia la componente UV-A che UV-B) costituiscono strumenti efficaci di difesa.
- Applicazione della crema solare: Utilizzare regolarmente una crema solare con un fattore di protezione (SPF) adeguato – almeno 15, e preferibilmente superiore per i fototipi più sensibili – è fondamentale per ridurre l’impatto dei raggi UV.
- Monitoraggio dell’UVI: Consultare le previsioni dell’indice UVI aiuta a programmare in sicurezza le attività all’aperto, adottando le precauzioni necessarie in base al livello di rischio.
Crediti
Previsioni prodotte dal Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS), elaborate da ARPA FVG, aggiornate quotidianamente dopo le 11:00.
Informazioni sanitarie a cura del Servizio Prevenzione, Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria.
Link Utili e Fonti: